“Il pensiero dei nostri degustatori e dei nostri redattori – ci dice – è che il metodo classico trentino sia ormai una garanzia, un punto di riferimento. Gli spumanti di alta quota si distinguono molto per colori, profumi, sapori, e sono tutti accomunati da una certa eleganza e da una forte mineralità. In generale la qualità media è molto alta e bere Trentodoc è sicuramente un buon bere”.
Non a caso l’edizione 2015 della guida Bibenda (2.064 pagine per un totale di 1.654 Aziende recensite, oltre 20.000 vini degustati, circa 900 finalisti e 509 premiati) ha assegnato anche al Altemasi Riserva Graal Trentodoc 2007 i cinque grappoli, ovvero il simbolo dell’eccellenza.
“I cinque grappoli contrassegnano i vini di altissima qualità, quelli che nelle degustazioni ottengono un punteggio dai 91 centesimi in su e che superano anche la “prova” delle degustazioni cieche, quelle in cui ai sommelier vengono svelate le etichette solo dopo che hanno espresso il loro giudizio”.
Lo spumante premiato viene descritto così: “Paglierino e oro. Fragranti note di frutta tropicale, mela, agrumi, fiori bianchi, sensazioni di gelato al limone e lieve tostatura. Gusto piacevole, vitale, minerale, cremoso, con freschezza calibrata e squisitissima persistenza che chiude al sapor di mandorla”.
“I nostri esperti nella maggior parte dei casi sono sempre molto in linea con i giudizi – aggiunge Simonetti – e solitamente la differenza di valutazione è al massimo di mezzo punto…” Come a dire, impossibile sbagliarsi!
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