Spollonatura e scacchiatura, la seconda completa la prima. In generale stiamo parlando di una potatura sulla vite detta “verde” o “estiva” proprio perché, a differenza di quella a secco, viene fatta sui germogli erbacei, quindi non durante l’inverno, ma verso metà maggio. Nel caso della spollonatura l’operazione riguarda i germogli che crescono sul fusto fino a 50 centimetri dal terreno, nel caso della scacchiatura invece coinvolge quelli presenti sui tralci di un anno. Ovviamente si tratta di eliminare i germogli in eccesso, quelli che comportano affastellamenti sulla pianta e una vegetazione troppo fitta, tale da impedire il passaggio dell’aria e la penetrazione della luce.
Questa tecnica incide in modo positivo sulla resa per ettaro e determina la qualità dei prodotti Cavit: così facendo, infatti, diminuisce il carico della pianta, cosa che permette di ottenere un equilibrio vegeto-produttivo ottimale e dunque una maturazione dei grappoli più omogenea e uniforme. Inoltre si favorisce il microclima della vite evitando la formazione di zone umide dove potrebbero svilupparsi malattie fungine come la botrite, la peronospora e l’oidio.
Condividi
sui social network