Sulla tavola acqua fresca del rubinetto e prodotti locali (per ridurre la filiera e di conseguenza le emissioni di CO2), nel piatto ingredienti biologici, in cucina pochi sprechi e pochi rifiuti ( bandite confezioni monodose), nel locale illuminazione sostenibile e pulizia con detergenti ecologici. Se siete in Trentino e vi trovate davanti a tutti questi indizi, vuol dire che vi siete accomodati in un eco-ristorante (o in un agriturismo, in una pizzeria) che rispetta la natura.
E se invece non ci siete mai capitati per caso, ma vorreste mangiare in un posto così, cercate un locale che abbia esposto all’ingresso il marchio di qualità ambientale (ovvero la prova che la struttura ha superato l’attenta valutazione dell’Agenzia Protezione Ambiente, l’ente provinciale che segue il progetto). Di eco-ristoranti ce ne sono in tutto il territorio e l’iniziativa, da quando nel 2012 è stata inaugurata, raccoglie sempre più adesioni.
Oggi se ne contano in tutto più di settanta: c’è l’Orto di Pitagora a Rovereto, il primo ristorante a cucina vegetariana e vegana della città, c’è la Corte dei Toldi nel borgo di Terzolas, in Val di Sole, dove si beve acqua da fonte di sorgente Centonia e dove ogni piatto è realizzato con almeno due ingredienti “a filiera trentina”, c’è l’Osteria Morelli di Pergine Valsugana che propone un menù in cui i prodotti sono legati alla territorialità, alla stagionalità e alla tradizione culinaria regionale, dal manzo all’agnello, dai funghi alle patate.
Tra gli obblighi del ristoratore “eco” c’è anche quello di comunicare ai clienti le sue azioni e le sue iniziative sostenibili, come per esempio “Ri-gustami a casa”, la possibilità di portare via (ovviamente in apposite eco-vaschette) gli avanzi di cibo (così non si butta niente). È stato calcolato, infatti, che se un ristorante promuove questa pratica, i clienti che decidono di portarsi a casa quel che resta nel piatto aumentano dal 10% all’80-90%, evitando lo spreco di circa 6,5 kg di avanzi al mese per un ristorante di media grandezza. Non male, no? Buon eco-appetito!
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