I cani stanno aspettando. In piedi nella neve abbaiano, o meglio ululano (perché sì, sembrano anche un po’ lupi) e, pronti a partire, ci comunicano la loro impazienza. Anche noi non vediamo l’ora di provare questa nuova esperienza. C’è tanta, tantissima neve, un candore puntellato di pini e abeti anch’essi imbiancati, il cielo azzurro intenso e, in questo angolo di montagna senza tempo, stiamo per salire su una slitta trainata da una decina di esemplari di Siberian Husky.
Partiamo. La corsa è intensa, a tratti ci toglie il fiato (la velocità, una discesa, una curva da brivido), a tratti ci lascia il tempo di respirare (e assaporare il silenzio che ci circonda rotto solo dal fiato dei cani e del loro incedere sul terreno innevato). Tutto questo ha un nome, sleddog, e noi l’abbiamo provato al centro specializzato Athabaska di Madonna di Campiglio. Qui istruttori esperti propongono giri in slitta della durata di poco meno di un’ora, ma anche uscite notturne con cena in rifugio e visita alle malghe per scoprire la fattoria invernale. Un’idea divertente, originale e unica per vivere le Dolomiti immersi nella natura.
Oltre ad Athabaska, in tutto il territorio trentino ci sono altri centri che organizzano escursioni per provare lo sleddog e anche, addirittura, per imparare a condurre la slitta come veri e propri “musher”. Da Andalo all’Alpe Cimbra fino alla Scuola Italiana Sleddog di Passo Tonale, esperti ed appassionati che lavorano con i cani da tantissimi anni (le razze vanno dal Siberian Husky all’Alaskan Malamute, dal Samoiedo ai Groenlandesi agli Alaskani) vi insegneranno ad esempio che “gee” vuol dire a destra e “haw” a sinistra, che “hike” significa vai e “whoa” stop, così che anche voi potrete provare l’emozione di guidare la muta. I corsi durano qualche giorno e sono aperti anche ai bambini.
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